Impianti di pretrattamento

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FLOTTATORE CENTRIFUGO

L’innovazione tecnologica

Il flottatore centrifugo GOLEN  è un innovativo impianto di depurazione chimico fisica delle acque reflue.

L’impianto finalizzato alla depurazione di acque di scarico utilizza, mediante un avanzato sistema tecnologico brevettato, la centrifugazione unita alla flottazione dinamica.

La sinergia tra la particolare centrifuga verticale, in grado di allontanare per gravità la totalità dei solidi sospesi, e la flottazione dinamica, con ispessimento ed allontanamento in continuo dei fanghi prodotti, consente di ottenere chiarificazioni di acque reflue molto più spinte e a costi sensibilmente inferiori rispetto ai flottatori tradizionali.

L’alto rendimento è ottenuto per azione della particolare centrifuga in grado di trasformare tutto il refluo in un liquido esente da sospesi e ottimamente pressurizzato per l’alimentazione alla flottazione che, quindi, è dimensionata per separare solamente gli inquinanti colloidali.

La semplicità costruttiva di tutte le sezioni dell’impianto, l’uso dell’acciaio inox, le contenute dimensioni ne consentono un facile utilizzo in tutte le situazioni, minimi interventi di manutenzione e la trasportabilità tra diverse installazioni.

 

Vantaggi rispetto alle tecnologie esistenti

Il flottatore centrifugo si differenzia in modo sostanziale dagli altri dispositivi di separazione solido-liquido in commercio per le seguenti motivazioni:

  • il sistema abbinato e seriale consente di conseguire un alto rendimento di separazione sia della frazione particolata sospesa (con centrifugazione) che della frazione colloidale (con la flottazione) a costi di investimento e di gestione inferiori a quelli ottenibili con le due macchine tradizionali abbinate già in commercio;
  • la particolare centrifuga è in grado di trasformare tutto l’effluente trattato in un liquido già contenente tutto il volume di aria necessario per la successiva fase di flottazione. Ciò consente di eliminare totalmente la fase di pressurizzazione del liquido. La frazione flocculata affiora spontaneamente in superficie e viene addensata ed evacuata da una coclea. Per queste ragioni le dimensioni e il peso sono molto contenuti, circa l’80% in meno di un sistema analogo tradizionale;
  • il Flottatore Centrifugo non necessita di installazione fissa e può essere facilmente, grazie alle sue caratteristiche di dimensione, peso e semplicità costruttiva, essere montato su un autocarro e trasportato nelle diverse aziende per addensare gli effluenti. La frazione addensata può arrivare a contenere almeno l’80-90% dei solidi volatili nel 15-20% del volume di partenza dei liquami avviati a trattamento;
  • il Flottatore Centrifugo può lavorare con estrema flessibilità di prodotti con contenuti di solidi sospesi e colloidali che vanno dall’1% al 6-7% e quindi è idoneo al lavoro in diverse realtà produttive con diversi sistemi di gestione degli effluenti.
  • le potenze elettriche installate e i relativi consumi energetici sono molto contenuti, circa il 50% di un analogo sistema tradizionale e il consumo di prodotti chimici ridotto all’essenziale in quanto la centrifuga separa i solidi sospesi senza addittivazioni e la sezione flottazione necessita dei chemicals necessari solamente all’addensamento dei componenti colloidali

 

 

Settori applicativi

Il flottatore centrifugo consentirà di:

ottimizzare la gestione degli effluenti delocalizzando la frazione solida degli stessi e permettendo all’azienda una semplificazione dell’utilizzo agronomico della frazione chiarificata anche in ottemperanza alla vigente direttiva nitrati;

produrre energia rinnovabile dalla digestione anaerobica della frazione addensata;

ridurre i costi di conferimento e aumentare l’efficienza energetica dell’impianto di digestione anaerobica grazie al maggiore carico organico volumetrico conseguibile;

ridurre le emissioni di gas serra (metano) dalla fase di stoccaggio dell’effluente e di gas climalteranti (ammoniaca) sia dalla fase di stoccaggio che dalla fase di distribuzione agronomica;

aumentare l’efficienza degli apporti azotati al campo in quanto l’azoto residuo nella frazione chiarificata è quasi totalmente ammoniacale e quindi a pronto effetto. L’applicazione di questa frazione seguendo le buone pratiche agricole permette di elevare significativamente il coefficiente di utilizzazione agronomica dell’azoto e quindi ridurre le perdite per percolazione e ruscellamento delle forme nitriche ed ammoniacali.

 

Valutazione dei risultati

L’efficienza dell’impianto espressa come riduzione percentuale dei parametri più significativi

nell’acqua di risulta è la seguente:

I solidi sospesi più del 95% (97.6% per i SST e 98.9% per i SSV), l’azoto totale il 50%, il COD il 90%, il fosforo così come i metalli prossimi al 100%.

Nell’impianto si creano, altresì, le condizioni chimico-ambientali che si riflettono sulla fisiologia degli oligoelementi e degli antibiotici, eventualmente presenti nel refluo, eliminandone gli effetti.

Il fango prodotto ha un contenuto in SS intorno al 12% con SV tale da rappresentare  un’ottima matrice per l’alimentazione in digestione anaerobica per produzione di biogas.

 

Caratteristiche tecniche

 

Dimensioni: il flottatore centrifugo richiede un’area di ca. 10 mq. nella quale installare la centrifuga (1050x660x1400mm.) posizionata su traliccio metallico alla base del quale un corpo flottatore cilindrico (L2500 mm e Diam. 80 mm) completa l’impianto.

Portata: la depurazione dei liquami relativi ad allevamenti fino a 5000 suini è ottenuta utilizzando una sola centrifuga.

La modularità dell’impianto consente di non avere limiti di portata per scarichi di allevamenti di maggiori dimensioni utilizzando più macchine in parallelo.

Consumi energetici e costi: la centrifuga ha un solo motore da 7.5 Hp che assorbe, in esercizio, circa la metà. Il flottatore 0,5 Kw/h e circa un altro Kw/h per le pompe dosatrici. Il costo di gestione, comprensivo di energia elettrica e chemicals non supera 0,50 Euro/mc.

Materiali costruttivi: l’impianto è costruito con materiali in AISI 304, AISI 316 e Polipropilene, sfruttandone le caratteristiche fisiche e meccaniche al meglio delle proprietà dei singoli materiali.

 

  • Gli effluenti zootecnici, in particolare suinicoli, a causa della loro elevata diluizione sono origine di problematiche e rendimenti energetici ed economici degli impianti di produzione di biogas non incoraggianti.
  • Il flottatore centrifugo concentra la frazione utile alla digestione anaerobica (solidi volatili, ovvero sostanza organica) per cui la resa di conversione in biogas nei digestori anaerobici è economicamente vantaggiosa.
  • Il flottatore centrifugo è un impianto chimico-fisico per il trattamento degli effluenti zootecnici che utilizza, mediante un avanzato sistema tecnologico brevettato, la centrifugazione associata alla flottazione dinamica.
  • La sinergia tra la particolare centrifuga verticale, in grado di allontanare per gravità la maggior parte dei solidi sospesi, e la flottazione dinamica, con ispessimento ed allontanamento in continuo della frazione colloidale addensata, consente di ottenere chiarificazioni di effluenti zootecnici molto più spinte e a costi sensibilmente inferiori rispetto ai flottatori e/o centrifughe assiali tradizionali.
  • Il flottatore centrifugo si differenzia in modo sostanziale dagli altri dispositivi di separazione solido-liquido per i seguenti motivi:
  • Alto rendimento di separazione sia della frazione particolata sospesa (con centrifugazione) che della frazione colloidale (con la flottazione) a costi di investimento e di gestione molto bassi; la frazione addensata, da inviare alla biodigestione, contiene l’80-90% dei solidi volatili nel 10-15% del volume di partenza dei liquami avviati a trattamento e l’acqua chiarificata è idonea per la fertirrigazione.
  • La particolare centrifuga è in grado di trasformare tutto l’effluente trattato in un liquido già contenente tutto il volume di aria necessario per la successiva fase di flottazione. La frazione flocculata affiora spontaneamente in superficie e viene addensata da una coclea che permette anche lo scarico della stessa.
  • Le potenze elettriche installate e i relativi consumi energetici sono molto contenuti, circa il 50% di un analogo sistema tradizionale e il consumo di prodotti chimici ridotto all’essenziale in quanto la centrifuga separa i solidi sospesi senza addittivazioni e la sezione flottazione necessita dei prodotti chimici necessari all’addensamento dei soli componenti colloidali.

 

PREMITRICE A PRESSIONE PROGRESSIVA

  • La digestione anaerobica della FORSU necessita di un pretrattamento che la renda idonea in termini di umidità, pezzatura e che preveda l’eliminazione di eventuali sostanze nocive al processo.
  • La spremitrice a pressione progressiva estrae la fase liquida, circa il 60%, con una alta concentrazione di sostanze volatili, da quella solida, con una alta presenza di sostanze secche ligno-cellulosiche.
  • La prima diventa il ”combustibile” ideale per la produzione di biogas nei fermentatori anaerobici, la seconda diventa una matrice ottimale per la produzione di compost di qualità.
  • L’eventuale presenza di sabbie ed inerti vengono separate in una sezione appositamente studiata e altamente performante.